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Sezione 6
L'assedio (Dittico)

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Opera verbo-visuale in progress 

(da un’idea del poeta Paolo Donini)

 

L’opera consiste in un dittico in cui il nome Vladimir Putin è assediato dai nomi di personalità della cultura, dell’arte, della musica, della scienza. Essi rappresentano la grandezza della civiltà russa e si sono opposti al potere di regime a prezzi altissimi, talvolta con la stessa vita. 

L’opera è composta da due manifesti, in uno ci sono i nomi del passato e nell’altro i nomi del presente. 

I manifesti sono aperti ad accogliere sempre nuovi nomi e quello presentato da noi studenti di tutte le classi che studiano russo è uno “stadio dell’assedio” a cui, nell’ottica di un’opera in progress, potranno contribuire sempre nuovi nomi, del passato e del presente, in rappresentanza della cultura e della civiltà della Russia e di tutti i paesi del mondo, in quanto la conoscenza è il fondamento della non violenza. 

 

Noi studenti di tutte le classi di russo abbiamo interpretato con passione e creatività questa idea. Abbiamo scritto a mano i nomi con l’estro e la fantasia estetica che evoca l’importanza della grafica nella cultura russa. 

La bellezza e l’eleganza del segno calligrafico rende una perfetta rappresentazione artistica dell’idea che la cultura sia il contrario della barbarie. 

Il nome di Putin, scritto in caratteri minuti in rosso, risulta letteralmente schiacciato e visibilmente insignificante tra i grandi nomi suggestivi e monumentali di Tolstoj, Dostoevskij, Nabokov, Cvetaeva, Achmatova, Pasternak, Mandel’stam e tanti altri.

I nostri lavori

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